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14,25 

Questo libro nasce dallo smisurato attaccamento del suo autore al paese natio, Sant’Agata d’Esaro, ai personaggi, agli eventi, alle sue piazze, alle sue “vinelle”. È la sua vita pensata in dialetto santagatese.

PP. 142

Disponibile

COD: ISBN 9788832100419 Categoria: Tag: Product ID: 2456

Descrizione

“Ritengo il dialetto – dichiara Carmine Arcuri – la lingua madre, il linguaggio più adatto al recupero delle radici di una comunità, l’espressione più autentica dell’anima di un popolo. Ho ripercorso gli anni come un film alla moviola, per avere la possibilità di riavvolgere la pellicola del tempo e condividerla. Ho riassaporato il senso dell’amicizia, della condivisione, della semplicità, della sincerità, del dovere e della famiglia. Ho riascoltato le voci che animavano il paese. Ho rivisto i volti di persone che non sono più. Sono stato inondato da profumi e odori antichi, coniugati e musicati nella loro lingua originaria. Non è malinconia la mia. Nostalgia, sì. Né triste, né canaglia, ma ristoratrice di un passato che, attraverso il racconto, può legare alle nostre radici le nuove generazioni”.
Disegno di copertina realizzato da Laura Castellucci.

Carmine Arcuri, nato a Sant’Agata di Esaro (Cs) il 24 luglio 1948, vive nel suo paese natio. Laureato in Pedagogia, insegna per dieci anni nelle Scuole Elementari di Sant’Agata di Esaro, fino al 1979, anno in cui ne diventa Direttore didattico. A seguito della soppressione della Direzione, viene assegnato al I° Circolo di Belvedere Marittimo (Cs) e, in seguito, diventa Dirigente del Circolo di Scalea (Cs). Dal 2002 è in pensione. Dal 1975 ha ricoperto incarichi amministrativi di Assessore e di Vice Sindaco del suo paese. Dal 2004 al 2009 è stato Sindaco di Sant’Agata di Esaro.