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Avrei voluto essere un poeta

20,90 

di BARBARA PASTORELLI

“Dalla guerra e dalla violenza non si può tornare indietro
e una qualsiasi ricostruzione, un qualsiasi dopoguerra,
quando arriverà, dovrà fare sempre i conti con un passato
che avrà cambiato per sempre il nostro futuro”.

Descrizione

1990. Giacomo, detto Mino, è docente di lettere presso un liceo romano. Il 26 settembre di quell’anno la notizia della morte di Alberto Moravia dà l’avvio, attraverso i ricordi di Giacomo, a un racconto intessuto di memorie riguardanti gli eventi del 1943, la fuga da Roma di Mino con la sua famiglia, il rifugio a Sant’Agata in mezzo alle montagne, nel luogo in cui Moravia trovò riparo, nello stesso periodo, insieme alla moglie Elsa Morante.
Il romanzo racconta l’amicizia del fanciullo Mino con Moravia, la condivisione della stessa tragica esperienza, in un percorso formativo che coinvolge tanto il bambino quanto lo scrittore, la cui vicenda esistenziale è sapientemente ricostruita da Giacomo, ormai adulto, in un continuo intrecciarsi tra passato e presente.

Barbara Pastorelli è nata a Roma. Dopo la maturità classica ha conseguito la laurea in Scienze politiche (indirizzo politico-internazionale). Lavora come consulente applicativo informatico presso CINECA, un consorzio interuniversitario e maggiore centri di calcolo in Italia, tra i più importanti a livello mondiale.
Fervida lettrice, sin da adolescente si è appassionata ad Alberto Moravia e a tutti i suoi romanzi e saggi.
Questo è il suo primo romanzo.

Avrei voluto essere un poeta
338 PP
FORMATO 15×21 CM
ISBN 9788832100495
Illustrazione di copertina: Laura Castellucci

Informazioni aggiuntive

Peso 460 kg
Dimensioni 15 × 2,1 × 21 cm